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PUBBLICAZIONI E PRESENTAZIONI
1996 - Pubblicazioni |
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Ma che musica, maestro! in , CIAPPONI LANDI Bruno, , 1996, p. |
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Echi culturali dalla Valtellina, Bormio e Valchiavenna, in "Quaderni Grigionitaliani", CIAPPONI LANDI Bruno, , 1996, p. |
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1996 - Presentazioni |
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Luisa Moraschinelli, Uita d'Abriga cüntada an dal so dialet (agn'40), Ciapponi Landi Bruno, , Sondrio 1996, p. 133 (7) |
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Cici Bonazzi, Dizionario Tiranese-Italiano con repertorio Italiano-tiranese, Ciapponi Landi Bruno, , Canberra (Australia) 1996, p. VI-LV, 1975 |
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Testo della presentazione p. XXV-XXVI
"Uno dei punti più importanti e interessanti per la Valtellina sarebbe quello che riguarda il linguaggio ivi parlato." (Ercole Bassi , La Valtellina. Guida, 1890)
"I à rbui ià pö taja fö, i pö strepà ch sü 'l sciüch, ma li rais, [...] li resta int an tèla tèra e quà i òlta li ga rüa a fa sumènsa e cascià fö amò quà i bücc". (Cici Bonazzi, Il Giornale di Tirano, maggio 1996)
Lazzaro Bonazzi giunge alla terza edizione -riveduta, ampliata e questa volta arricchita con disegni, suoi e di diversi amici- del suo vocabolario dialettale tiranese. Con questi "precedenti" si potrebbe essere indotti a credere che la passione per il caro vecchio dialetto dell'infanzia gli derivi dal rimpianto per il passato comprensibile per un uomo che, per quanto ben radicato nella sua patria di adozione, subisca l'assalto delle nostalgie tipiche di chi vede crescere, quotidianamente, il cumulo dei suoi giorni.
Ma il fatto è che il nostro Cici delle nostalgie non rimane preda, le elabora, "se le gode", le traduce in composizioni in rima o in prosa che offre poi sotto forma di libro agli amici, al suo pubblico.
Il tono familiarmente "ruvido" che assume è una difesa che gli permette di superare il pudore per la delicatezza dei sentimenti che può così "contrabbandare" dentro i messaggi, attraverso le parole. E cosa c'è di più immediato e insieme di più affettuosamente ruvido ed espressivo, del dialetto?
In questa chiave di lettura si trovano probabilmente le radici profonde della scelta del "tiranese - australiano" Cici Bonazzi, di dedicare al dialetto nativo le sue ricerche di questi recenti e densissimi anni.
In dialetto ha scritto alcuni volumi ormai, per lo più in versi, ma la fatica più significativa (anche perché meno immediatamente gratificante), è stata quella di intraprendere la redazione di questo "Dizionario tiranese-italiano".
Per realizzarlo ha dovuto avventurarsi nei meandri della sua memoria per cavarne i lemmi dal riposto patrimonio lessicale dell'infanzia, velato da anni di disuso e di lontananza, ma ancora ben presente nell'intrico delle sue radici.
E' un lavoro importante anche per questo, ma è soprattutto una testimonianza di affetto e persino di servizio verso comunità tiranese della quale non ha mai cessato di sentirsi parte viva.
E il caso vuole che la sua iniziativa, concepita autonomamente nella lontana Australia, trovi un immediato riscontro proprio a Tirano dove, non lontano dal monumento dedicato agli emigranti valtellinesi e valchiavennaschi nel mondo è sorta la "Biblioteca della Montagna Lombarda" alla quale si vuole ora affiancare un istituto di ricerca specializzato proprio nello studio dei dialetti e dell'etnografia delle Valli dell'Adda e della Mera.
In una recente lettera pubblicata su "Il giornale di Tirano" Cici scrive che "I à rbui ià pö taja fö, i pö strepà ch sü 'l sciüch, ma li rais [...] li resta int an tèla tèra e quà i òlta li ga rüa a fa sumènsa e cascià fö amò quà i bücc". Gli alberi, cioé, si possono tagliare, si può estirpare anche il ceppo, ma le radici restano nella terra e talvolta riescono a germogliare di nuovo.
Tirano 7 maggio 1996
Bruno Ciapponi Landi, Direttore del Museo Etnografico Tiranese
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Bruno Ciapponi Landi, Segnalazione sul Bollettino della Società Storica Valtellinese n.50 - Anno 1997, p.307
Lazzaro Cici Bonazzi, tiranese residente da decenni in Australia, ma tanto legato alla città natale da tornarvi periodicamente, giunge alla terza edizione del suo DizionarioTiranese-Italiano "compilato e stampato in proprio" (come certo non farebbero supporre l'ottima rilegatura e l' elegante veste tipografica).
L' edizione, riveduta e ampliata, é illustrata con disegni di Guido Garbellini, Luca Bonetti, Wilma Del Simone, Gianni Bettini e dello stesso autore e con fotografie della vecchia Tirano provenienti dalla raccolta del Museo Etnografico Tiranese.
Il volume è dedicato alla memoria dell'amico fotografo Renato Celai e riporta una sintesi storica su Tirano (con traduzione in inglese). Le introduzioni sono di J. Lo Bianco (in inglese), A. Moreno, B. Ciapponi Landi, Remo Bracchi e dell'autore stesso. Assai utile il repertorio italiano-tiranese posto in chiusura del libro che Remo Bracchi definisce "miracolo di tenerezza per la propria patria, di intelligenza, di fedeltà , di laboriosità " chiarendo però che i "tanti valori affettivi... non costituiscono l'unico pregio di quest'opera, intessuta di sapienza e d'amore". Merito dell'autore e pregio del lavoro l'aver portato a termine la raccolta frugando nella memoria alla ricerca del patrimonio lessicale dell'infanzia, velato da anni di disuso e di lontananza, ma fortunatamente ancora ben presente nell'intrico delle sue radici.
bcl
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Cominetti Ennio, Melodie natalizie, Cd, Ciapponi Landi Bruno, Casa musicale eco, 1996, p. |
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