BRUNO CIAPPONI LANDI
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PUBBLICAZIONI E PRESENTAZIONI

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2014 - Pubblicazioni
 
Provincia. Difendiamo l'identitĂ  ritrovata in L'Ordine 9.2.2014 , CIAPPONI LANDI Bruno, , 2014, p. 6

Un secolo di assicurazioni in Valtellina. Da INA Assitalia a Generali , CIAPPONI LANDI Bruno, Schena Assicurazioni, Sondrio 2014, p. 106
 
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Le assicurazioni in Valtellina in "Un secolo di assicurazioni in Valtellina. Da INA Assitalia a Generali"., CIAPPONI LANDI Bruno, Schena Assicurazioni, Sondrio 2014, p. 8

1913: INA apre a Sondrio in "Un secolo di assicurazioni in Valtellina. Da INA Assitalia a Generali"., CIAPPONI LANDI Bruno, Schena Assicurazioni, Sondrio 2014, p. 34

Gli agenti INA in "Un secolo di assicurazioni in Valtellina. Da INA Assitalia a Generali"., CIAPPONI LANDI Bruno, Schena Assicurazioni, Sondrio 2014, p. 36

La storia della famiglia Schena in "Un secolo di assicurazioni in Valtellina. Da INA Assitalia a Generali., CIAPPONI LANDI Bruno, Schena Assicurazioni, Sondrio 2014, p. 42

Sondrio e la sua provincia, fra cronaca e storia in "Un secolo di assicurazioni in Valtellina. Da INA Assitalia a Generali"., CIAPPONI LANDI Bruno, Schena Assicurazioni, Sondrio 2014, p. 46

Un mio ricordo di Giuseppe Zecca Ragazzo in " E gente sconfinante e tu...". Voci e segni per Giuseppe Zecca, CIAPPONI LANDI Bruno, Edizioni Ulivo, Blerna, Svizzera 2014, p. 13-15
 
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Ecomuseo Valtellina il tesoro da riscoprire in L'Ordine del 20.7.2014, p.3, CIAPPONI LANDI Bruno, La provincia, 2014, p.

[Benedetto Giudici] Comunicazione all'assemblea sella SocietĂ  Storica Valtellinese, Lovero 25 agosto 2013, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2014, p. 278-282
 
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Vescovi valtellinesi e valchiavennaschi, in Bollettino della SocietĂ  Storica Valtellinese n.66- Anno 2013, CIAPPONI LANDI Bruno, SocietĂ  Storica Valtellinese Sondrio, Sondrio 2014, p. 281-282
 
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1814-2014 Duecento anni di banda a Tirano, CIAPPONI LANDI Bruno (a cura con Gabriele De Piazzi), Banda Cittadina Madonna di Tirano, Sondrio 2014, p. 16

Poste Italiane chiude lo sportello filatelico di Tirano in Tirano senza confini Settembre 2014, p.11, CIAPPONI LANDI Bruno, , 11 2014, p.
 
   

1514-2014 Tirano: cinque secoli di fiera. Raccolta di scritti nel cinquecentenario della fiera di San Michele alla Madonna di Tirano, CIAPPONI LANDI , a cura, Museo Etnografico Tiranese, Sondrio 2014, p. 16

Cinque secoli di commerci e struscio [La fiera di San Michele alla Madonna di Tirano] in , CIAPPONI LANDI Bruno, , 2014, p. 29
 
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L'ereditĂ  del popolare Gim. La nascita di Radio Sondrio TV e l'irrefrenabile Giuseppe Mambretti in , CIAPPONI LANDI Bruno, , 2014, p.

Bilancio del concorso Renzo Sertoli Salis, "Il Tiranese senza confini", n. 9 -novembre 2014, CIAPPONI LANDI Bruno, Tipografia Menghini SA, Poschiavo (Svizzera) 2014, p. 28-29
 
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Esposta la formella marmorea del Della Scala in , CiaPPONI LANDI Bruno, Diocesi di Como Santuario della Madonna di Tirano, Tirano 2014, p.
 
   



2014 - Presentazioni
 
Riferimenti storici in Battaglia Giosy, Ruzzolavano giĂą come sassi, CIAPPONI LANDI Bruno, Menghini, Poschiavo 2014, p. 29-33 (41)
 
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Riferimenti storici di Bruno Ciapponi Landi p. 29 Josy Battaglia esordisce come scrittore con questo racconto breve che ha avuto l’onore di un premio e che fin dalle prime righe manifesta i pregi di un’essenzialità fluida e brillante che porta con garbo e serenità ai fatti drammatici che ispirano il racconto. Gli Ebrei che cercarono (e trovarono) salvezza in Svizzera attraverso i monti del Tiranese furono centinaia, ma a lungo la memoria di ciò è rimasta in quell’area di oblio che ha avvolto le vicende finali della seconda guerra mondiale, caratterizzate da quanto di più tragico può esserci per un popolo: la divisione e la guerra anche fra i membri della stessa nazione. Nel generale disorientamento il ricordo del passaggio degli Ebrei, per i pochi che ne parlavano, riguardava i morti nel tragitto verso la Svizzera, le malignità su questo o quell’accompagnatore e sul dubbio sinistro della rapina. In ambito storiografico è da poco tempo che si va facendo chiarezza sulla realtà delle cose con ricerche e studi, anche puntualissimi come quello di Alan Poletti, neozelandese di origini valtellinesi, sugli oltre 200 Ebrei di Aprica che nel 1943 furono posti in salvo in Valposchiavo, in un’unica operazione, con l’auto diretto di carabinieri, finanzieri, partigiani e parroci fedeli al governo legittimo e in collegamento con le forze della Resistenza e gli alleati anglo-americani. Dal grande oblio sono via via emerse altre storie: a Morbegno il riconoscimento di “giusti fra le nazioni” conferito dallo Stato di Israele alla memoria dei coniugi Della Nave che avevano nascosto per mesi una famiglia ebrea ha rivelato l’esistenza di una rete di solidarietà attiva in bassa valle; il “Memoriale di Vera”, autobiografia di Vera Pick, pubblicato dal Museo Etnografico Tiranese ha fatto conoscere la storia di due bambine ebree cecoslovacche poste in salvo a Poschiavo da due partigiani che le portarono a spalla; un libro pubblicato a Livorno ha rivelato l’opera in favore degli Ebrei da Mario Canessa quando ancora studente era universitario e agente di polizia a Madonna di Tirano. Riprendendo un po’ tutti a parlare di quei tempi è emerso un mondo dimenticato con particolari persino curiosi come le gerle adattate con una tavoletta come sedile per poter portare vecchi e inabili con le gambe a penzoloni lungo i sentieri della salvezza; tanti nomi di passatori, tutti per lo più contrabbandieri (ma c’erano abitanti della nostra montagna che non lo fossero?). Sapere che uomini dello Stato, gente comune, contrabbandieri trovarono il modo in quei drammatici momenti di fare prevalere l’umanità sul suo contrario, fa credere nell’Uomo e fa sperare ancora oggi sul prevalere del bene sul male. Certo ci sono dei “costi”, talvolta altissimi come quello pagato dal giovane Claudio Sachelli, finanziere in servizio a Villa di Tirano morto in campo di concentramento in Germania per avere avuto parte al salvataggio degli Ebrei. Ora a Madonna di Tirano (località che, giova ricordarlo, prende il nome da una donna ebrea, Maria di Nazaret), nel bel mezzo dello sbocco della Valle di Poschiavo nella Valtellina, davanti al Commissariato di Pubblica Sicurezza dove operò Mario Canessa, è sorto un monumento dedicato a quanti in quel buio periodo della storia collaborarono al salvataggio degli Ebrei perseguitati dalle leggi razziali. Josy ambienta il suo racconto in quel periodo e in quelle circostanze rispettando la realtà storica dei molti posti in salvo e dell’uno, forse più vittima della paura che dell’avarizia, che muore seguito dalla moglie in un ultimo tragico atto di amore. Riferimenti bibliografici p.33: Pick Vera, Il memoriale di Vera 1943-1945, Museo Etnografico Tiranese, Sondrio 2006 p. 47 Zucchelli Mauro, Questo strano coraggio. Mario Canessa un livornese Giusto fra le Nazioni, Livorno 2010, p. 63 Poletti Alan, Una seconda vita Aprica-Svizzera 1943, la salvezza, Museo Etnografico Tiranese, Sondrio 2012 p. 153. Traduzione dall’inglese di Milva Genetti dell’edizione originale A second life:Aprica to salvation in Switzerland 1943, Aucklad NZ, 2012. Tirano: la “Stele della memoria”. Ricorderà quanti collaborarono in città, nel Tiranese e in provincia, al salvataggio degli Ebrei perseguitati dalle leggi razziali. Numero unico a cura del Museo Etnografico Tiranese, Sondrio 2013, p. 4. Schedina biografica a p.41 Bruno Ciapponi Landi (Sondrio 1945) vive a Tirano in Valtellina. Giornalista pubblicista dirige il Bollettino della Società Storica Valtellinese e altri organi di stampa di istituzioni e associazioni locali. La sua bibliografia presenta una vivace produzione pubblicistica di ambito culturale locale, la cura di numerose iniziative editoriali, diversi studi e ricerche in prevalenza di storia, etnografia, bio-bibliografia ed emigrazione. E’ direttore emerito e fondatore del Museo Etnografico Tiranese, vicepresidente della Società Storica Valtellinese ed è Consigliere delegato dell’Associazione “Grytzko Mascioni” e dell'Istituto di dialettologia e di etnografia valtellinese e valchiavennasca (IDEVV). http://www.brunociapponilandi.it/
 



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